Il turismo è un’attività che può impattare negativamente sull’equilibrio ambientale, economico e sociale delle comunità e dei territori che colpisce. Da un lato gli spostamenti generano emissioni inquinanti, dall’altro una presenza massiccia e concentrata di persone può incidere sulle risorse idriche ed energetiche del territorio e generare effetti negativi per chi vi risiede stabilmente.
Per questo è importante operare scelte consapevoli e sostenibili per mitigare l’impatto del turismo, che rimane un importante fattore di crescita economica per molti paesi e regioni: scopriamo come abbracciare una nuova modalità di turismo sostenibile!
Cos’è il turismo sostenibile?
Il turismo sostenibile (o responsabile) è una concezione del viaggio basata sul rispetto di alcuni semplici principi: inquinare il meno possibile negli spostamenti, rispettare la cultura e il territorio locale, preservarne le risorse, cercare di sostenere l’economia del luogo con le proprie spese (scegliendo a esempio ristoranti e trattorie tipiche al posto delle grandi catene, pernottando in sistemazioni a conduzione familiare, acquistando artigianato del luogo, ecc).
Il turismo sostenibile è un trend che si è affermato di pari passo con il crescere della consapevolezza di quanto sia importante adottare stili di vita sostenibili. Molte aziende del settore hanno rivisto le proprie politiche in questo senso (aumentando per esempio la proposta di viaggi sul corto raggio, basate sui treni, o costruendo offerte basate sull’esperienze da vivere a destinazione, capaci di sostenere l’economia locale). Altre ancora hanno scelto fin dall’inizio di proporre questo tipo di turismo, che ha conquistato sempre più famiglie, single e millennials.
Come spostarsi? (e di quanto?)
Secondo le rilevazioni dell’EEA (European Environment Agency) pubblicate in Italia da ISPRA i trasporti incidono per circa il 25% delle emissioni climalteranti in ambito UE. Di queste emissioni da trasporti la parte del leone la fa il trasporto su gomma (responsabile del 72% dei gas prodotti), seguito da trasporto aereo (14%) e navale (13%). Il treno (con appena lo 0,4% delle emissioni) è di gran lunga il mezzo di trasporto più ecologico ed è anche un valido alleato del turismo sostenibile.
Spostarsi su medie e piccole distanze in treno consente di ridurre significativamente le emissioni, ma garantisce anche altri vantaggi sociali. Permette infatti di sperimentare un turismo più lento e a misura d’uomo, di rafforzare i legami sociali e familiari, di disporre di più tempo libero per sé.
A destinazione si può scegliere di noleggiare un mezzo (magari perché no, una bici elettrica) per spostarsi con ritmi più rilassati. Abbinare un turismo di prossimità (che ci porti a conoscere tesori e bellezze spesso sconosciute vicino a casa) alla scelta consapevole dei mezzi di trasporto, può rendere più sostenibile anche il nostro tempo libero.
Non scordiamo poi la possibilità di usare i mezzi pubblici come autobus o tram o mezzi poco impattanti come i motorini elettrici.
Dare un contributo positivo e locale
Per molte regioni in Italia e del mondo, il turismo è un’insostituibile fonte di introiti economici, essenziale per garantire benessere e prosperità delle comunità coinvolte. Per questo è importante scegliere come spendere i nostri soldi per massimizzare l’impatto che avranno sulle economie locali.
Scegliere di pernottare in pensioni o alberghi a conduzione familiare, ci permette di “lasciare” sul territorio (e contribuire alla crescita della comunità che ci ospita) una quota di investimento che potrà essere investita direttamente sul territorio che ci ha ospitato. Prediligere per i pasti i locali tipici nuovamente ci consente di dare un contributo locale e conoscere cose nuove, così come magari un bel pic-nic con prodotti del territorio. Se poi volete riportare a casa un ricordo della vostra vacanza, investire nell’artigianato locale è la scelta migliore e più responsabile, facendo attenzione a compiere scelte che non siano dannose per l’ambiente con souvenir a impatto ambientale negativo (le conchiglie o la sabbia le lasciamo dove sono!).
Il turismo sostenibile è anche fuori stagione (e dalle solite destinazioni)
Non è sempre facile viaggiare al di fuori dei periodi canonici di ferie (agosto per dirla tutta), ma se possibile questa è la scelta migliore. Si evita così il fenomeno dell’ “overtourism” (che incide pesantemente sulle disponibilità di risorse di un territorio), ci si gode meglio la destinazione, ma soprattutto si può spendere meno “schivando” la stagionale impennata dei prezzi.
Se non ci è possibile viaggiare in periodi diversi da agosto, allora forse val la pena valutare almeno destinazioni alternative, meno sfruttate dal turismo di massa. Non possiamo fare a meno del mare greco? Scopriamo le coste vicino a casa, che spesso nascondono segreti… o magari spiagge meno affollate perché raggiungibili solo a piedi attraverso passeggiate nella natura, o ancora pensiamo ai nostri meravigliosi laghi che possono regalare giornate di relax e sole.
Insomma, per praticare un turismo sostenibile è importante acquisire consapevolezza delle scelte che operiamo e di come decidiamo di spendere il nostro budget: è questa un’importante leva che un consumatore può usare per cercare di incidere positivamente. Anche in vacanza.