Imposta di bollo
L’imposta è una quota di reddito che lo Stato o altri enti pubblici prelevano in modo coattivo per il finanziamento di servizi di comune utilità. Esistono due tipologie di imposte: le imposte dirette e quelle indirette. Le prime sono applicate al patrimonio e al reddito e sono ad esempio l’IRPEF, l’IMU, ecc. Le imposte indirette invece si applicano al trasferimento o al consumo di un bene o di un servizio, come ad esempio: l’IVA, l’imposta di bollo, l’imposta ipotecaria, i contributi integrativi ecc.
Relativamente all’imposta di bollo, questa è un tributo fiscale che viene applicato a seconda della richiesta, della produzione o della presentazione di alcune tipologie di documenti.
L’imposta di bollo verrà addebitata al cliente sulla prima rata del finanziamento.
L’imposta di bollo sui prestiti, quindi, rientra tra i costi ulteriori gravanti sul contratto di finanziamento che sono ricompresi nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). L’importo dell’imposta di bollo sul contratto è attualmente 16€ per tutti i contratti di prestito, più 2€ per singola comunicazione (inclusi i rendiconti allegati alle comunicazioni periodiche di trasparenza) recante evidenza di un saldo superiore (in valore assoluto) a 77,47€.
Bisogna sottolineare tuttavia che questo onere fiscale a carico del richiedente grava anche se il cliente decida di esercitare il diritto di recesso dal contratto di finanziamento.
Imposta sostitutiva
In alternativa all’imposta di bollo, per i finanziamenti di durata superiore a 18 mesi, in base alla convenienza economica del cliente può essere applicata l’imposta sostitutiva. L’imposta sostituiva verrà addebitata al cliente sulla prima rata del finanziamento, nella misura contrattualmente definita, e rientra nel calcolo del TAEG.
Oltre alla proporzionalità rispetto all’importo finanziato, l'imposta sostitutiva è legata all’effetto “sostitutivo”: per tutti i contratti di finanziamento a cui è applicata l'imposta sostitutiva, non sono dovuti all’Erario né l'imposta di bollo pari a 16€ sul contratto, né i 2€ di bollo sulle comunicazioni di post-vendita (inclusi i rendiconti allegati alle comunicazioni periodiche di trasparenza) sebbene recanti evidenza di un saldo superiore (in valore assoluto) a 77,47€.